Con l’ottava vittoria San Antonio di San Parker (a proposito: l’altra notte ha voluto tornare in campo con un taglio sopra l’occhio) rafforza il suo primato, 36 vittorie, e ora sono due più di Oklahoma (34/10) che pur di un soffio guida ancora il campionato più planetario di tutto lo sport e che ormai tiene sveglia anche l’Europa.
Nel suo piccolo, Denver che ha fatto gli straordinari come gli Spurs (45 incontri contro 47 degli stakanovisti texani) ha stritolato Sacramento, tradita dal lunatico Cousins (3 punti), riuscendo a esibire la miglior rappresentazione della sua positiva stagione per portarsi al 6° posto assoluto come vittorie, ben 27. Significa essere dietro oltre che a Oklahoma, San Antonio e Clippers in frenata brusca (0/4) per il problema al ginocchio del suo genio Chris Paul, a -1 da Miami e Memphis ma aver superato – udite, udite – tutte le squadre dell’Est (Knicks, Bulls, Pacers, Nets) che hanno incassato 26 successi come i Warriors i quali dopo aver battuto Durant e c. a metà settimana si sono un po’ scaricati.
Gallinari e Belinelli sono stati ancora una volta i più produttivi delle loro squadre dalla lunetta, 14 punti con soli 7 punti, due triple tagliagambe e 3 assist e 3 rimbalzi e 2 recuperi per il Gallo, simbolo del gioco di squadra, e 6 punti a Washington, fino a pochi giorni fa maglia nera della NBA, per la controfigura bolognese del Rambo cinematografico. Nel contesto di una serata poco brillante come il collega azzurro il barbuto “Beli” ha lavorato per la squadra (5 rimbalzi, nessun errore) che non ha onorato abbastanza, a cominciare dal roccioso Boozer, protagonista di un fallaccio flagrante e di una brutta gomitata a un avversario, la quasi tripla del leone di discendenze africane ma americano e francese Joaquin Noah, uno che prende lo spunto in ogni gara, con un tiro che sarebbe stato già vecchio 40 ani fa, per rieducare i ragazzi violenti delle periferie americane.
Stanno giocando benissimo i neo-allstariani, Noah, Jrue Holiday e Irving in testa, ma anche quelli che speravano di esserci come Ty Lawson, la cui regia è visibile solo quando il tiro è perfetto, come contro Sacramento vista svogliata a Denver ma con la tripla dell’interessante matricola T.Robinson, il cambio di Cousins, 10 punti, 10 rimbalzi, 10 tiri liberi.. Denver ha chiuso la partita col i primi 6 in doppia cifra, Chicago ha perso un’ottima occasione, non si è ripetuto Jimmy Butler e stavolta l’assenza di Deng non è sfuggita perché solo il piattellista Nate Robinson è arrivato in doppia cifra e mancava la continuità del cecchino del quintetto premiato con la chiamata per l’All Star di Houston.
Gira e rigira, col rientro di Stoudemire i Knicks, sconfitti pesantemente da Filadelfia di Holiday che lotta con Toronto per evitare l’ultimo posto di Atlantic Division, mostrano i loro limiti di squadra perimetrale (4/27 da 3, oltre alle 6 padelle di Anthony, 4 di Smith e 3 di Kidd) potrebbe dipendere dall’assenza del play-percussore Raymond Felton.
E forse dovrebbero pensare di sacrificare uno degli altri due play, Prigioni o Kidd, per prendere Kyle Lowry, uno che penetra e che a Toronto non ha futuro con Calderon e costa solo 1,2 milioni. Trascinati al peggio da Melo Anthony (9/29, 6 triple sbagliate, hanno risposto …alla grande Iman Shumpert (0/6, 0/1) e JR Smith (0/8, e meno male che i giurati dell’All Star Game alla fine l’hanno depennato dalle 7 riserve) e col rientro di Stoudemire e Shumpert i Knicks si ritrovano con i problemi della stagione scorsa, quando Anthony riuscì a trasferire le responsabilità degli alti e bassi su Mike D’Antoni. Ma se continua così,, siamo provocatori, il bluff potrebbe essere scoperto, perchè Mike Woods, il suo orso Yoghi, ci aveva riempito le orecchie delle nuove virtù di Melo, capace di essere un giocatore totale come LeBron. Certe affermazioni ardite sono pericolose. Per fortuna la gara domenicale con Atlanta e poi la vcisita al Madison di Orlando dovrebbero alimentare una classifica singhiozzante.
Washington riscopre il basket, con 40 mila spettatori fra il successo dei Wizard (il quinto consecutivo in casa, il settimo nelle ultime 10) col primo esaurito della stagione e la vittoria di Georgetown contro Louisville, favorita n.5 della NCAA.
Tre partite finite di 1 punto di cui 2 decise con una tripla e una, Utah-Indiana, finita ai supplementari sabato 26 gennaio. A Toronto i Raptors vanno a +2 con Calderon in sottomano, la difesa chiude bene, mancano 6” Irving si guarda attorno, capisce che l’entrata è un suicidio, e tira da 9 metri dal centro , un campanile in jump perfetto, 98-99 terza vittoria consecutiva dei Cavs con Speights e Wellington arrivati dai Grizzlies e 6 sconfitte nelle ultime 8 dei canadesi.
A Charlotte decide Gerald Henderson a 4”, su passaggio di Kemba Walker. Arresto e tiro ejump dell’ex guardia di Duke , 101-102. A Portland segna il 101-100 dalla lunetta JJ Hickson quando mancano 45”, i Clippers hanno due occasioni con Crawford, l’ex che non festeggia, mentre è un trionfo per Batum autore di una tripla e che adesso sfoggia anche qualità inaspettate di assist-man.
Indiana potrebbe vincere nel tempo regolamentare con Paul George che manca il canestro in tap in, poi decide Jefferson.
I migliori della serata con stati Jrue Holiday (Sixers con 35 punti e Joaquin Noah (Bulls) con 17 rimbalzi che erano avversari e l’altro francese Nicoas Batum con 12 punti. La grande serata francese completata da Toni Parker con 31 punti e primato delle vittorie (n.36) per i Suns.
Risultati turno sabato 26 gennaio: Filadelfia-New York 97-80 (35 Holiday, 6 a, 20 E.Turner, 20 Nick Young; 25 Anthony, 9/28, 0/6 da 3, 20 Stoudemire, 6 T.Chandler + 10 r, 0 Shumper 0/7, 0 Smith); Toronto-Cleveland 98-99 (18 A.Johnson + 12 r, 17 A.Anderson, 10, 2/6 da 3 Caderon; 33 Irving , 13/26, 3/5 da 3, 5 as, 17 Speights, 12 W.Ellington) ; Washington-Chicago 86-73 (16 Nenè, 6/6 tl, 15 Okafor + 16 r, 15 Wall, 7 a; 19 N.Robinson, 1/5 da 3, 9 Noah + 17 r + 10 a, 6 Belinelli 1/5, 0/2, $7$ tl, 5 r, 1 r,0 perse; Charlotte-Minnesota 102-101 (102-101 (25, 6/6 tl K.Walker, 23, 9/10 tl R.Sessions, 13 Biyombo + 10 r: 22 Ridnour, 3/5 da 3, 7 r, 19 Barea 3 r, 4 a, 14 Rubio, 4/9, 5/6 tl, 8 as); Houston-Brooklyn 119-106 (29 H.Harden, 13/14 tl, 7 a, 0 pe, 20 Asik + 16 r, 16 Parson + 11 as; 27 Der.Williams, 10/15 tl, 5/9 da 3 + 11 as, 21 Br.Lopez, 9/10 tl, 5 st; punti in area 60-24) ; Milwaukee-Golden State 109-102 (20 M.Ellis, 20 B.Jennings, 18 Ilyasova + 12 r, 16 L.Sanders, 3 st; 26 S.Curry, 5/9 da 3, 19 T.Thompson, 12 D.Lee + 15 r; 7/3 Mwk con coach Boylan); San Antonio-Phoenix 108-99 (31 T.Parker, 13/17, %/6 tl, 7 a, 20 Ginobili, 5/9 da 3, 8/10 tl, 13 Splitter, 8 r; 16 AQ.Brooks, 10, 4/10 tl T.Robinson + 10 r, 3 D,Counsin); Denver-Sacramento 121-93 (26 Lawson, 11/15, 4/5 da 3, 20 Iguodala, 3/8 da 3, 14 Gallinari 3/7, 2/4, 3/6 tl, 3 r, 3 as, 2 rec; 16 A.Brooks, 10 T.Robinson + 10 r, 4/10 tl, 3 Cousins 1/6); Utah-Indiana 114-110 OT (25 A.Jefferson, 21 Millsap; 24 D.West, 23 P.George, 14 Hibbert + 12 r); Portland-LA Clippers 101-100 (20 Batum + 10 r, + 12 a, 20 Lillard, 4/7 da 3, 18 W.Matthews, 7/7 tl; 24 B.Griffin + 10 r, 19 Crawford, 6/15, 11 Bledsoe, 9 r, 5 as).
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