Leggiamo che l’Euroleague approfittando della venuta a Londra dei Knicks e dei Pistons per giocare una partita del campionato americano, avvenimento sottovalutato, ha rafforzato uno stretto accordo con la NBA. Un piano Marshall? No, non posso credere si pensi a un lavoro comune per la promozione del basket in Gran Bretagna in occasione delle prossime Final Four londinesi (please, ma quando mai si è vista una squadra inglese?), o al calendario delle pre-season con squadre che arrivano sul nostro continente a altre che partono, onore toccato a Siena ospite degli Spurs e dei Cavs che vorrebbe riprovarci, anche se credo toccherà al Real o a una greca. Si sta pensando anche al regolamento con alcune proposte interessanti per cercare di velocizzare il gioco, ok ma prima miglioriamo il gioco dal punto di vista dello spettacolo perché è sempre più basso, le squadre si costruiscono in estate come dei puzzles, non c’è stabilità.
I giovani non vedono il campo. L’Euroleague possiede un gruppo di buoni manager, ma lo scopo principale non è l’essere un vassallo della NBA accontentandosi di avere una particina in un All Star Game. Perchè gli americani suddetti stanno svuotando questa lega orfana dei migliori giocatori, con i suoi campioni-bandiera non più giovanissimi (Navarro, Diamantidis e Spanoulis) in parabola discendente . E quindi è preferibile prendere per primi accordi con le federazioni e le leghe nazionali. Non bisogna non tanto compiacere il padrone, ma alzare il livello della competizione e il raggio delle squadre di qualità e anche come quantità dando, ad esempio, libero accesso ai vincitori dei campionati nazionali evitando il torneo di qualificazione inglobandolo nella rassegna.
E pensare agli impianti, sostenere nei vari paesi una politica su scala europea interessando anche i Governi, perché non è sufficiente stare nella comoda e ospitale Barcellona e pensare di risolvere il problema stabilendo un a norma sulle capienze rimasta giustamente lettera morta con la depressione economica. E perché il pubblico è in calo per colpa del gioco, della qualità bassa degli stranieri, globetrotter di giro, c’è meno entusiasmo in Turchia e Grecia, i russi offrono il consueto gelido scenario di pubblico, Barcellona e Mosca spesso non arrivano al 50 per cento dei biglietti, idem l’Alba Berlino premiata con una wild card.
Quest’anno post-olimpico poteva essere quella di un’ideale riforma, con due wild card strategiche con un progetto di 5 anni, mirate al basket tedesco e inglese, con tanto di vincoli sul pubblico (12 mila abbonamenti) e sul livello della squadra, a costo di acquistare direttamente queste due franchigie come ha fatto la NBA con gli Hornets per alzare il valore di mercato. Invece ecco affiorare il vizio italico.
Quando l’interesse ristagna, vai in un negozio di giocattoli per acquistare il gioco del Piccolo Chimico. Pur buone, le formule sono l’effetto e non la causa del successo. E la causa si chiama sostanza, cioè risorse umane, iniziative, promozione porta a porta, non un sito e una pay Tv, lo sponsor turco, e una buona dose di realismo, conoscere il territorio, esplorarlo, e i clienti.
Era scontato, ad esempio, che le Top 16, spalmate su 4 mesi, non finissero in gloria con squadre modeste, e dopo 4 giornate abbiamo altrettante formazioni ancora al palo, di cui 3 erano già non avevano nulla da dire. Per cui la metà delle 8 gare settimanali non ha nulla da dire, abbassano il livello tecnico, con i nostri complimenti a chi da una stagione all’altra ha deciso di trasformare le Top14 da un collo di bottiglia a un torneo di ben 4 mesi nato male. La saggia via di mezzo buddista consigliava di incentivare la prima fase, passare alle Top 16 con 4 gironi ma con l’aggiunta di un terzo incontro e di passare a un playoff a 16 squadre dove la debolezza di 3-4 formazioni sarebbe passato inosservato.
Questa formula, credo, non penso sia stata voluta per i maggiori incassi che credo siano deludenti a leggere le presenze sui vari campi accanto al quale ci vorrebbe anche l’incasso ufficiale per capire l’impatto della novità. Credo non solo un capriccio, ma certamente nasconde altri interessi, come occupare anche il venerdì con la Tv, con riscontri ufficiali che attendo con curiosità, soprattutto in termini di cifre.
La quinta giornata, dunque, nasce interlocutoria per almeno 3 campi, e anche Siena che ha vinto a sui campi del Fenerbahce e recuperato 7 punti nell’ultimo minuto sull’Olympiacos e messo a punto la difesa contro Reggio Emilia per stritolare anche il mediocre Besiktas smantellato all’indomani del titolo nazionale. Il big match è Panathinaikos-Real Madrid nel Girone A e il derby spagnolo Caja Laboral-Barcellona (se torna Navarro si farà festa al suo record di 3000 punti) ,nel Girone B, se Pianigiani – che nel week end non ha giocato per l’All Stare Game vinto dagli stranieri 116-115 (Vujacic 20 punti) – perde in casa è fuori a meno di vincere poi quasi tutte quelle che restano. E la sua panchina – si sa- potrebbe essere messa in discussione. E diventare CT full time della nazionale, che diventerebbe per lui un punto fermo del rilancio personale, una molla importante per gli europei. E’ un momento delicato anche per Olympiacos e Maccabi che nell’ultimo turno hanno perso in casa. Siamo già al classico passo del “ guai ai vinti!”.
Girone A
24 gennaio: Alba-Brose Bamberg (Arena 02 Berlino, ore 20.30). 25 gennaio: Cska-Unicaja Malaga (Megasport Un.Mosca, ore 17); Efes-Zalgiris Kaunas (Abdi Ipecki Istanbul, ore 19); Panathinaikos-Real Madrid (Oaka Atene, ore 20, prec. 78-85, 79-68).
Classifica: 4/0 Cska Mosca, Real Madrid; 3/1 Panathinaikos Atene, Efes Istanbul; 1/3 Zalgiris Kaunas; Unicaja Malaga; 0/4 Brose Bamberg, Alba Berlino.
Prossimo Turno, 6° g – 31 gennaio: Zalgiris-Alba Berlino (Kauno Arena, 18.45); Real Madrid-Cska (Pal.Deporte, ore 20.45). 1 febbraio: Unicaja-Efes (Arena Malaga, ore 19.45) ; Panathinaikos-Brose (Oaka Atene, ore 21)
Girone B
24 gennaio: Fenerbahce-Khimki Mosca (Ulker Arena Istanbul, 19.30, prec.1-1: 92-80, 70-71); Caja Laboral-Barcellona (Arena Buesa Vitoria, 20.15); Maccabi-Olympiacos Atene (Nokia Arena Tel Aviv, ore 20.45). 25 gennaio: Mps Siena-Besiktas Istanbul (Palaestra, ore 20.45)
Classifica: 4/0 Caja Laboral Vitoria; Montepaschi Siena; 3/1 Regal Barcellona; Khimki Mosca; 1/3 Olympiacos Atene, Maccabi Tel Aviv; 0/4 Fenerbahce Istanbul, Besiktas Istanbul
Prossimo Turno6.a g– 31 gennaio: Besiktas-Maccabi (Ibdi Ipecki Istanbul, ore 19); Olympiacos-Fenernahce (Pal.Pace e Amicizia Pireo, ore 20.45); Regal Barcellona-Mps (Palau Blau Grana, ore 20.45). 1 febbraio: Caja Laboral-Khimki Mosca (Buesa Arena Vitoria, ore 20.30).:
Gli Oscar della 4a giornata
MVP: P.Davis (Usa, Khimki Mosca)
Marcatore: 28 J.Maciulis (Lit, Panathinaikos)
Miglior giovane: N.Bjelika (Srb, Caja Laboral)
Miglior italiano: D.Hackett (Ita, Mps Siena)
Miglior allenatore: Pablo Laso (Sp, Real Madrid), Luca Banchi (Ita, Mps)
Quintetto ideale: B.Brown (Usa, Mps), M.Teodosic (Srb, Cska), S.Rodriguez (Spa, Real Madrid), V.Khryapa (Rus, Cska), P.Davis (Usa,Khimki)
La delusione: Z.Dragic (Slo, Unicaja), D.Andersen (Aus, Fenerbahce), Thomas (Maccabi)
Sotto accusa:Simone Pianigiani (Ita, all.Fenerbahce)
Chi sale: Real Madrid, Caja Laboral, Mps, Cska, Panathinaikos, Efes
Chi scende: Fenerbahce, Maccabi, Unicaja, Brose Bamberg, Besitkas, Alba Berlino
Gli Specialisti – Valutazione:29 Paul Davis (Usa, Khimki). Punti: 28 J.Maciulis. Rimbalzi: 9 K.Hines (Olympiacos, M.Lampe (Caja Laboral), P.Davis (Khimki). Assist: 8 V.Kryapa (Cska)