Il “doppio incarico” nazionale-club è uno dei problemi maggiori nella scelta delle panchine delle nazionali europei, il Maccabi ha chiesto al suo coach l’esclusiva. Questo potrebbe essere il problema dell’Armani.
L’uomo del rilancio del basket russo si è dimesso. “Con sentimenti contrastanti vi annuncio che lascio la nazionale russa, una squadra che è stata una parte importante della mia carriera”, questo l’annuncio che David Blatt ha dettato alle agenzie di stampa russe.
La ragione della decisione sono “motivi personali” aggiungendo che era venuto “il momento giusto” per lasciare la Russia. “I nostri risultati – ha rimarcato – sono storici, per cui provo un senso di orgoglio e di felicità per la squadra nazionale russa al culmine della sua crescita”.
Si parla di pressioni da parte dei dirigenti del Maccabi, il club dove è tornato nel 2010 portandolo alla finale (battendo la Montepaschi e perdendo la finale col Panathinaikos nel 2011), che vorrebbero riconquistare il trofeo continentale (Euroleague) e pochi mesi fa gli hanno fa offerto un contratto pluriennale chiedendogli l’esclusiva.
Il presidente del FRB, Alexandr Krasnenkov, si è detto d’accordo con la decisione di Blatt riconoscendo la difficoltà del peso del doppio incarico come allenatore della squadra nazionale e allenatore della squadra di club. “L’uomo è stanco dopo sette anni senza un giorno di vacanza, desidera assaporare un’estate senza lavoro. Ci ha portato buoni risultati. I Giochi di Londra sono stati il tocco finale a un ottimo lavoro”.
Krasnenkov ha spiegato che la Federazione sceglierà entro la fine dell’anno il nuovo allenatore. Sono stati consultati i giocatori più influenti, e per Victor Kryapa, uno dei pilastri della nazionali, il CT deve essere un russo. Da parte sua Sergei Tarakanov, titolato ex giocatore dell’Urss, ha detto che assumere un altro straniero “è una lotteria”, e per lui l’unico candidato per la panchina tra i russi è Evgenij Pashutin, il tecnico allenatore Lokomotiv Kuban.
Nato a Louisville il 22 maggio 1959, Blatt ha studiato nella prestigiosa Princeton University e giocato per i Tigers trasferendosi quindi in Israele, mosso anche dalla sua fede ebraica, per giocare 11 anni in varie formazioni. Ma non al Maccabi dove è arrivato come vice di Pini Gershon e poi è stato capo allenatore la prima volta dal 2001-2003 tornando nel 2010. La sua prima panchina è stata quella del Galil Helyon. Ha allenato per un anno anche la nazionale israeliana in contemporanea con la Dinamo San Pietroburgo.
Si è fatto conoscere, quella “faina” di David, un general manager più che un grande coach inel senso tecnico e un grande diplomatico, vincendo lo scudetto con la Benetton nel 2005-2006 (“è l’allenatore più fortunato fra quelli che ho conosciuto”, disse il presidente trevigiano Giorgio Buzzavo). Lasciato Treviso, ha lavorato con la Russia portandola subito al titolo europeo nel 2007, e successivamente al 3° posto europeo del 2011 in Lituania e al bronzo olimpico nel 2012 passando per il successo nelle qualificazioni olimpiche di Caracas. Dopo il titolo europeo ha allenato brevemente anche l’Efes Istanbul, la Dinamo Mosca e l’Aris Salonicco.
Oltre la panchina della Russia è vacante quella della Fyrom Macedonia dopo le dimissioni, per l’insostenibilità del doppio ruolo, di Marian Lazovski assistente del CT del 4° posto dell’europeo 2011 (Marin Dokuzovski). Ha sorpreso questa decisione per la giovane età di Lazovski, ma è anche vero che la Macedonia aveva deluso al preolimpico di Caracas.
Arrivato a 68 anni e portato l’Olympiacos al trionfo in Euroleague Dusan Ivkovic ha invece lasciato in estate con molto fiuto il doppio incarico concentrandosi sula Serbia. Dopo il no di Ettore Messina che non ha fatto mistero di voler tornare ad allenare in futuro la nazionale italiana, la Turchia ha richiamato Bogdan Tanjevic vincitore del titolo europeo con l’Italia e dell’argento europeo con la Nazionale della Jugoslavia e dell’argento mondiale con la Turchia 2010. Altro “riservista” eccellente a tornare sul parquet, anche lui ultrasessantenne, Svetislav Pesic che ha riportato la Germania all’europeo.
Altro coach dai capelli grigi Jonas Kazlauskas: inaffondabile, entra ed esce, nazionale greca, Cska, tornerà ad allenare la Lituania avevo l’opinione pubblica bocciato il piazzamento della squadra alle Olimpiadi, dimenticandosi che la squadra di Kestutis Kemzura contro il Dream Team ha fatto meglio della celebrata Spagna, basta rivedere il filmato e il punteggio. Da parte sua Vincet Collet aveva già detto basta, voleva concentrarsi sul destino del suo club (Strasbourg): Parker e soci gli hanno chiesto di rimanere. Pagherà il ripensamento, la squadra comincia e non essere più giovane.Per la Russia, un’opzione potrebbe essere Messina e non si può ignorare Zeljko Obradovic che però non credo sia molto sintonizzato sulle idee dei dirigenti della grande Repubblica.
Il 18 novembre nelle Grotte di Postumia è previsto il sorteggio degli europei, e potrebbero esserci delle novità. Non è escluso anche da parte della Spagna, perché il contratto triennale di Sergio Scariolo scade a dicembre.Marc Gasol ha detto che i risultati ci sono stati, questo suona come una conferma? Il presidente della FEB, Saez, aveva dichiarato che avrebbe deciso in base anche alle decisioni della FIBA riguardo le qualificazioni dei Mondiali. La Spagna è ammessa d’ufficio e quindi dando per scontato che Reyes lascia, che Navarro e Pau Gasol devono essere preservati per il Mondiale 2014 di Madrid deciderà per un cauto rinnovamento, magari con Mirotic (irritato per non essere stato portato ai Giochi) al posto di Ibaka che salterà un giro. Ma certo è difficile non tirare ancora al tris europeo.
Sembrava certo l’arrivo di Xavi Pascual, ma il Barcellona se l’è tenuto ben stretto con un maxicontratto. La Spagna inibisce la panchina a un tecnico della Liga Endesa, questo fa forte Sergio Scariolo anche se è spuntato un candidato pericoloso, anzi pericolosissimo considerati i risultati di Euroleague. Si tratta di Joan Plaza, il coach dell’ultimo scudetto del Real Madrid che nelle prime 3 gare di Euroleague ha portato al successo i suoi vecchioni dello Zalgiris sia sul campo del Caja Laboral e quello dell’Olympiacos campione d’Europa. Risultati che valgono una forte candidatura, per questo è davvero intrigante la sfida diretta dei due candidati in questo turno a Kaunas. Joan gode di grande reputazione come coach e anche per la correttezza. E’ stato scelto personalmente da Arvidas Sabonis, il presidente dello Zalgiris, e se Saez optasse per lui certamente il club baltico sarebbe disposto a sciogliere il contratto.
Sulla gestione dell’Armani e le responsabilità di Scariolo sono scorsi fiumi d’inchiostro, nessuno però ha mai accennato che il problema potrebbe essere un flagello sociale definito ”SINDROME DA BURN OUT”. Potrebbe trattarsi infatti di una “volgare” (nel senso che colpisce anche l’impiegato e chi lavora in fabbrica) “SCOPPIATURA”, e trovo strano che il CT Gamba nelle sue note giornalistiche non ne abbia parlato puntando su analisi tecniche rispettabilissime, visto che lui tiene delle lezioni assieme a una psicologa dello sport su questo flagello sociale, aggravato dalle problematiche fiscali e politiche.
Anche in Italia si comincia a dare rilevanza scientifica a un fenomeno che arriva dagli Usa e che determina nel soggetto la perdita di interesse per il proprio lavoro, per cui – a qualsiasi livello – si sente annoiato, affaticato, estraneo a quello che lo circonda avvertendo magari di essere inadeguato pur cercando di dissimulare, a parole, questa sua patologia. Mi permetto di ricordare che in una dei vari articoli scritti per il ritorno di Scariolo in Italia, paventavo questo malessere scrivendo che l’Armani avrebbe dovuto rinnovargli il contratto solo in cambio dell’esclusiva. Si vede a occhio nudo che Scariolo presenta i sintomi di un travaglio inferiore, arrivato paradossalmente a un traguardo che grandissimi allenatori non hanno mai raggiunto: guidare la squadra più forte d’Europa e l’Armani. Magari qualche seduta dallo psicanalista gli farebbe bene,del resto questa è stata la ragione dell’esplosione di LeBron, o no?
Ecco i CT delle più importanti panchine europee:
Spagna: Sergio Scariolo, Ita (contratto in scadenza dicembre 2012)
Francia: Vincent Collet (confermato)
Russia: David Blatt (Usa) dimissionario, arriva Evgeny Pashutin
Macedonia: cerca il sostituto del dimissionario Marjan Lazovski
Grecia: Ilias Zouros
Lituania: torna Jonas Kazlaukas al posto di Kestutis Kemzura
Slovenia: Bozidar Maljkovic (Srb)
Gran Bretagna:Chris Finch (Usa)
Italia: Simone Pianigiani, contratto fino al 2013
Germania:è tornato Svetislav Pesic (Serbia)
Croazia: Jasmin Repesa confermato
Montenegro: Luka Pavicevic confermato
Turchia: è tornato Bogdan Tanjevic (Bih-Italia)
Serbia: Dusan Ivkovic
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