Charlie Yelverton inserito nella New York Hall of Fame

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Una lettera di Arthur Kenney racconta la divertente premiazione nel corso della quale l’ex varesino ha raccontato la sua vita e frastornato dallo stress della Grande Mela ha voluto subito rientrare nel suo buen retiro sul lago Maggiore.

Un insolito Charlie Yelverton in giacca e cravatta  è stato inserito il 20 settembre nella “New York City Basketball Hall of Fame”. La notizia arriva direttamente da Art Kenney.

Charlie  è parte della storia del basket italiano,  dell’epopea varesina e anche statunitense. Giovanissimo studente, si giocò una carriera da star per non essersi alzato all’inno americano, ai tempi in cui il Vietnam faceva orrore a ragazzi pacifisti come lui. Fu ignorato dalla NBA come una “testa calda”, e costretto a sbarcare il lunario guidando il taxi  a New York. Oggi vive sul Lago Maggiore col suo fedele sax, la straordinaria  fedeltà a se stesso, una sorta di guru socialmente utile, con invidiabile pulizia mentale,  e lascia il suo isolamento  solo per insegnare pallacanestro.

Nella serata Charlie ha raccontato degli allenamenti durissimi con la squadra di football, forse il segreto della sua elasticità che gli permetteva , nonostante l’altezza, di battere sul tempo i giganti e forse anche causa  del tremendo sforzo pagato con un’operazione all’anca.

Vedendo Dan Peterson fra i candidati per la Spaghetti-Hall of Fame, sono convinto che Dino Meneghin, suo ex compagno, non mancherà di inserirlo nel prossimo giro di votazioni. Spero anche che a Varese alla prima casalinga rendano omaggio alla sua carriera e alle virtù musicali regalandogli la scena per un mini-concerto prima della partita. Se così sarà, non mancherò di esserci.

Riceviamo e pubblichiamo  perciò con immenso piacere il divertente  resoconto  della cerimonia  della “New York City Basketball Hall of Fame”  che Arthur Kenney, il grande rosso del Simmenthal e delle sfide a coltello coi varesini,  ha fatto pervenire a Dante Gurioli per la divulgazione.

 

“Carissimi Ragazzi,

Ieri sera sono andato ad una cena alla quale Charlie Yelverton veniva presentato alla New York City Basketball Hall of Fame, davanti a più di 500 personaggi del mondo di pallacanestro Newyorkese.

Charlie ha parlato della sua vita nel Bronx quando incominciava a giocare la  pallacanestro alla scuola elementare, puoi coi frati alla Rice High School. A 16 anni, gli piaceva ad andare al Greenwich Village per ascoltare il Jazz non faceva una  vita da atlete  finchè non incontrò un giovane fratte di 21 anni che gli diede il “GPS” per la strada giusta per la vita!

 Passando alla Fordham University , Charlie volle mettere  molta passione nel presentarsi nella miglior forma  possibile.  Così, ha raccontato, cominciò a fare allenamenti supplementari (ginnastica/pesi/ecc.) assieme agli atleti della squadra di football americano della Fordham!

 Alla fine, ricevendo il premio, ha detto che era molto contento dell’onore che il New York Basketball Hall of Fame gli concedeva, ma confessato che dopo 6 giorni a New York e gli stress dalla vita newyorkese, che non vedeva l’ora d’imbarcarsi  sull’aereo per tornare alla sua bella vita in Italia! Charlie ha offerto qualche frasi in Italiano quando le frasi in inglese non gli venivano…

Allego delle foto dalla serata, e la pagina dal programma voluta dalla Fordham University per festeggiare il loro ex-campione. Se vulete mandare questa e-mail ai giornali, vi concedo i diritti sia per la storia sia per le foto e penso che il giornale dove risiede potrebbe interessato. Fatemi sapere se potete contattare dei giornali in Italia…E’ un onore che facciamo a  Charlie quale persona, certamente è stato un buon ambasciatore per la pallacanestro!

Allego una mia foto con Coach Lou Carnesecca (l’allenatore italo-americano più vincente della St.John’s University, nda).  La serata mi ha concesso l’opportunità di ringraziarlo per l’intervista telefonica in ricordo del “Principe Cesare Rubini” fatto insieme al Padre Mario.

Grandi saluti dalla “Grande Mela,”

Arturo Kenney

P.S. Il 20 ottobre, la squadra della “Power Memorial Academy” dalla stagione 1962-‘63 (io ero senior-4th anno, Kareem era Junior 3rd anno)  sarà onorata  alla Power Memorial Academy Hall of Fame, dopo i riconoscimenti nella “New York City Basketball Hall of Fame”, ed nella “Catholic High School Athletic Association Hall of Fame”.

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