Intanto Miami respinge l’attacco di Indiana e va sull’1-0 con 32 punti di LeBron e 29 di Wade ma perde il suo centro Chris Bosh per un fallaccio di Hibbert. Anche nella NBA si vedono partite brutte, e dopo una fatica boia per rimontare da 1-3 Memphis è riuscita a segnare solo 72 punti, con 13 errori su 13 nel tiro da 3 punti, ringraziano i Clippers che visti con volti sofferti, specie Chris Paul che riesce a ad andare in campo nonostante un problema all’anca mentre Blake Griffin, detto la belva per la fisicità, non può forzare il ginocchio e quasi nessuno si accorge che è in campo.
La vittoria conferma che l’unica novità di questa stagione corta via via diventata un gioco al massacro, 66 gare in 4 mesi, con sole due settimane di preparazione, è arrivata dalla seconda squadra di Los Angeles che con l’innesto di Chris Paul, la guardia migliore della Lega perché Derrick Rose è stato più in infermeria che in campo, punti, assist, recuperi, carisma, e l’esplosione di Griffin è partita meglio dei più titolati Lakers, è calata con la perdita di Chancey Billups ma si è ripresa completando la formazione con l’ingaggio di Kenyon Martin, che giocava in Cina e Nick Young, un uomo di lavoro e un cecchino che hanno dato un contributo decisivo nella bella.
Sull’orlo dell’autodafè per diventare la nona formazione della NBA a perdere sul 3-1, la squadra di coach Vinnie Del Negro, l’ex guardia della Benetton degli anni belli, che si è trovato un paio di volte sulla graticola per la sua inesperienza, con un centro scarso come DeAndre Jordan che a Memphis non ha segnato un solo punto e catturato 3 rimbalzi in tutto e nel campionato italiano sarebbe tagliato sicuramente, ha speso le ultime energie nel duro corpo a corpo delle sette gare con Memphis, tanti falli (48 anche nella gara decisiva) e parecchi tecnici (ben 19), quasi senza rendersi per la fatica di quanto sia importante questa vittoria. Per i Clippers infatti non si sono mai aperte le porte dei playoff, se non in tre sole occasioni in 41 anni, e il merito è anche del commissioner Stern che l’estate scorsa aveva impedito a Paul di giocare per i Lakers dirottandolo da New Orleans al club cugino, una mossa promozionale che alla fine è stata un buon affare per tutti.
Memphis, la squadra più economica della Lega, si è superata nella stagione regolare soffiando il quarto posto ai Clippers, ma soffre le belle. L’anno scorso aveva perso in gara 7 con Oklahoma in trasferta, questa volta in casa coi Clippers perché non ha saputo approfittare del vantaggio dei lunghi e del campo amico. Mar Gasol ha tenuto una media di 22 punti nelle ultime 3 gare, sempre miglior marcatore e il fratello del più famoso Pau, campione coi Lakers, è arrivato all’All Star Game e a un ingaggio da 50 milioni di dollari.
Stagione positiva anche per Gay, il cecchino, mentre Zach Randolp, l’eroe del recupero, non ha tirato bene (solo 9 punti) portando però 10 rimbalzi. Il quintetto dei Grizzlies è stato migliore dei rivali, 61 punti contro 47: 8 Caron Bluter con 3/12 per un problema alla mano, 8 di Griffin con 3/11 e 4 rimbalzi, 6 di Foye con 2/6, Jordan una zavorra mentre Paul ha avuto 1/6 da 3 ma catturato 9 rimbalzi col suo metro e 85. Ci ha pensato però la panchina dei Clippers a riequilibrare la gara con 40 punti., 13 di Nick Young, 11 di Kenyon Martin, di cui 7 nel quarto decisivo, più 10 rimbalzi, 9 di Mo Williams e 8 di Bledsoe.Solo 11 punti in tutto fra i sei cambi di coach Lionel Hollins, 4 di Oj Majo (1/11), 3 di Pondexter, 2 di Speights, 2 di Cunningham, 0 punti del persiano Haddadi e di Arenas, quel campione arrivato a metà stagione nella città di Elvis Presley dopo la squalifica di una stagione per aver portato una pistola nello spogliatoio di Miami.
Solo 5 giocatori hanno segnato in doppia cifra, nessuno sopra i 20, solo Randolph e Martin in doppia cifra ai rimbalzi, i Clippers adesso sfidano San Antonio ma dove troveranno le energie per contrastare la squadra più equilibrata, con 11 titolari e il miglior allenatore dell’anno?
LeBron ha onorato il suo 3°titolo di MVP con una grande partita, anche se non ha portato a casa nemmeno un canestro pesante (0/3), una delle ragioni dello zero per cento da 3 di Miami che incassa le provocazioni di coach Frank Vogel che ha accusato i rivali di essere la miglior squadra di cascatori della Lega, grazie all’arbitraggio. Non meno efficace di LeBron, come attaccante,Dwayne Wade: i due hanno tirato 50 volte con 61 punti. Bosh non ha potuto invece festeggiare. Per un fallaccio di Hibbert da dietro su un’entrata e schiacciata mancina di Chris ha chiuso a 1’06” dalla fine del 2° quarto la sua iellatissima gara. Piegato sulle ginocchia, l’atletico centro non riusciva a rialzarsi. Si parla di stiramento inguinale, una cosa seria, arrivare al titolo sarà più difficile.
Questa la griglia dei playoff, si giocano le semifinali: Ovest, San Antonio (4/0 con Utah) c. Clippers (4/3 con Memphis), Oklahoma (4/0 con Dallas campione uscente) c. Lakers(4-3 con Denver; Est: Miami (4/1 con New York) c. Indiana (4/1 con Orlando); Boston(4/2 con Atlanta)-Filadelfia (4/2 con Chicago) 1-0.
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